Il 14 Agosto faccio il mio ingresso in Norvegia, (forse non ci sto ancora credendo)si avverte subito di essere in un luogo speciale, arcaico, incontaminato. Dopo aver fatto colazione con Rodolphe ci separiamo, io vado verso nord, lui verso est. Il mio primo obiettivo è arrivare in cima al Preikestolen (guardate Mission impossible Fallout), una falesia di granito alta 604 metri e che termina a strapiombo sul Lysefjord, di fronte al Kjeragbolten. La salita è ardua, fa fresco, incredibilmente umido ma si suda da morire, salendo c'è molta nebbia, avrò mai fatto tutto questo cammino per non vedere nulla? Invece no, arrivato in cima lo spettacolo è sorprendente. Godetevi le immagini. Dopo 4.5 ore torno giù, conosco Claudio e Gabriele, hanno parcheggiato di fianco a me, padre e figlio insieme in un incredibile viaggio, è emozionante parlare con loro e inizia il nostro percorso insieme nel quale ci intrecceremo per giorni. Aggiriamo i fiordi percorrendo strade perfette immerse nella natura e prendendo innumerevoli traghetti, sono incredulo a tanta bellezza. La strada 13 è interrotta per una frana, sono le 16.31, io, Claudio e Gabriele ci separiamo, mi toccherà tornare indietro e percorrere 100 km in più ed è qui la magia, da un imprevisto attraverso 30 , paesini immersi nel verde, completamente integrati nella natura, villaggi di pescatori e cascate mozzafiato. In serata attraverso il tunnel di Laerdal, il più ' lungo al mondo, con i suoi 25 km scavati nella roccia, all'interno ci sono addirittura delle rotonde. Le gallerie sono quasi finte, sembrano interni di un hotel, risplendono, qui in Norvegia vengono quotidianamente lavate, incluse pareti e volte, smontate le ventole di areazione e pulite a menadito, sembra siano state installate da pochi giorni, sono brillanti. Sono in un mondo diverso, lo avverto. Arrivo in un motel alle 23.45, a 18 ore dalla partenza da Stavanger, dopo quasi 5 ore di trekking, 540 km e 12 ore di guida. Ho comprato qualcosa da mangiare in un market alle 22.30, sono stremato ma felice.